sabato 15 agosto 2020

ARTICOLO LA STAMPA 11 AGOSTO 2020 - IL QUESTORE DI TORINO: "TROPPI VIOLENTI TRA GLI STRANIERI, I MIEI AGENTI SEMPRE PIU' A RISCHIO"

Pubblichiamo qui di seguito la nostra lettera inviata, in data 13 agosto 2020, a:


Sig. Prefetto Dott. Claudio PALOMBA

Sig. Questore Dott. Giuseppe DE MATTEIS

Comandante Provinciale Carabinieri Col. Francesco RIZZO

Comandante Provinciale Guardia di Finanza Gen. B.ta Guido Mario GEREMIA


In merito a quanto indicato in oggetto, intendiamo precisare quanto segue. 

A volte quando gli effetti dimenticano le cause capita che si parli a sproposito, questo è il caso delle ultime dichiarazioni che abbiamo letto, rilasciate su La Stampa dal Consigliere Regionale Marco Grimaldi, a seguito dell’intervista rilasciata dal Sig. Questore Dott. Giuseppe De Matteis.

Capita infatti che quando la politica dimentica la sua funzione istituzionale di governo che le dinamiche sociali insistano sui territori senza regola alcuna, nel caso dell’arrivo ultratrentennale a Torino di ondate migratorie dai vari paesi africani è successo quello che è capitato in altri paesi che hanno dovuto affrontare precedentemente fenomeni simili.

E’ il caso dell’America del nord con l’immigrazione italiana, è il caso della Francia con l’immigrazione nord africana, è il caso della Gran Bretagna con l’immigrazione dal Commonwealth e tutte queste realtà, è evidente, non hanno insegnato niente ai nostri dotti politici.

Quando arrivano le ondate migratorie succede che queste si vadano ad insediare nei quartieri più popolari e nei luoghi più degradati in quanto sono quelli che chiedono meno risorse per poter essere abitati.

Tutto questo crea da solo un fenomeno di ghettizzazione che non possiamo imputare ad altro che alla miopia di quanti non hanno saputo intuire, prevedere e gestire un fenomeno che si stava svolgendo sotto gli occhi di tutti.

Che le migrazioni comportino anche l’insediarsi di fenomeni malavitosi nei luoghi nei quali si insediano i migranti è un fatto scontato, dato che la criminalità non ha nazionalità ma si occupa solo di profitti illeciti a discapito dei più deboli, dei meno protetti e dei più bisognosi.

Quello che imputiamo alla nostra politica è quindi di aver fatto finta di non vedere quello che tutti quanti stavamo vedendo e che oggi ci esplode sotto gli occhi, in quanto i comportamenti malavitosi delle organizzazioni criminali di importazione si sono impadroniti di interi pezzi di territorio e altrettanto hanno fatto con pezzi di popolazione che da questi fenomeni dipendono e ricavano una sorta di reddito senza il quale non camperebbero.

Affrontare quindi con il solo ordine pubblico una situazione di questa portata ci pare come voler svuotare il mare con un cucchiaino, reclamiamo invece un pò di intelligenza e di giudizio progettuale da parte delle donne e degli uomini della politica che purtroppo fino ad ora si sono rivelati piuttosto fini parolai che capaci governanti.

A tutti coloro che desiderano mostrare quel minimo di buona volontà operativa e serietà politica consigliamo di chiedere a noi cittadini suggerimenti e idee, quelle stesse idee che ci paiono assai confuse e scarse presso alcuni personaggi della politica che non si preoccupano di rilasciare invece quelle dotte interviste che lasciano il tempo che trovano e che produrranno, con la rabbia dei cittadini sottoposti a tutto questo, null’altro che una reazione inconsulta e altrettanto inconcludente, perché tutti costoro quando hanno avuto il turno per governare hanno mostrato di essere fatti di una stoffa ipocrita che mostra quanto la classe politica abbia oramai dimenticato il senso etico dello Stato e del rispetto della sacralità della Legge e del rispetto delle Istituzioni.

Ci sono stati episodi di comportamenti violenti posti in essere da migranti?

E’ un fatto.

Un funzionario dello Stato, preposto alla tutela dell’ordine pubblico e della pubblica sicurezza lo dice?

E’ un problema.

Ecco allora cacciare la testa come gli struzzi nel primo luogo comune che trovano: colpa della mancata mediazione culturale!

E’ infatti noto che chi vive di spaccio e di violenza non dedichi il tempo libero trastullandosi con la letteratura, il teatro e la poesia.

E quindi ecco la soluzione non proprio svelata dal genio della politica, ma si, lasciata almeno intravedere affinché anche il meno acculturato e politicamente corretto dei poliziotti ne possa cogliere la profonda illuminazione: è sbagliato l’allarmismo, si alle bottigliate e le botte agli agenti (peccatucci bagatellari, in fondo chi non ha mai tirato un calcio alla porta di una volante? Suvvia!) ci saranno anche state ma nulla che non si possa risolvere con un sorriso, un buffetto, una lezione sui benefici dell’accoglienza incondizionata.

In ciò che ha detto il Sig. Questore, non c’è proprio nulla di scandaloso!

Al contrario per risposte come quelle che ha ricevuto dai soliti sedicenti maestri del pensiero di struzzo, di motivi per inquietarsi ce ne sono parecchi!

Vergognoso semmai è l’ennesimo squallido ipocrita tentativo di negare l’evidenza, di mistificare la realtà, di edulcorarla all’ormai manifesto tentativo di negare dietro ai soliti stereotipi di comodo il proprio fallimento politico.

Distinti saluti.

Associazioni e Comitati Riuniti di Porta Palazzo

 

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