domenica 25 ottobre 2020

CHIUSURA DEFINITIVA BARATTOLO



Ill.mo Sig. Prefetto di Torino Dott. Claudio PALOMBA

Presidente Regione Piemonte Alberto CIRIO

Sig.ra Sindaca Dott.ssa Chiara APPENDINO

Sig.Questore Dott. Giuseppe DE MATTEIS  

Comandante Carabinieri Col. Francesco RIZZO 

Comandante Guardia di Finanza Col. Enea ZANETTI 

Comandante Polizia Municipale Emiliano BEZZON

Assessore Regione Piemonte Maurizio MARRONE

Assessore Sicurezza Regione Piemonte Fabrizio RICCA

Assessore Pari Opportunità Comune Torino Marco Alessandro GIUSTA

Assessore Commercio Comune Torino Alberto SACCO

Presidente Circoscrizione 7 Luca DERI


 

Torino, 25 Ottobre 2020


Apprendiamo dalle cronache cittadine dei giorni scorsi della manifestata intenzione dell’Assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte Fabrizio Ricca di voler chiudere definitivamente il mercato “Barattolo” – già mercato di libero scambio - come esperienza iniziata circa vent’anni fa.

Da parte dei cittadini che rappresentiamo, a prescindere da logiche di schieramento e/o di militanza verso qualsiasi organizzazione partitica, non possiamo davvero esimerci dal manifestare tutta una serie di perplessità per la prevedibile ricaduta che un provvedimento del genere produrrebbe inevitabilmente sul territorio.

In tempi come quello che stiamo vivendo in cui la pandemia ha messo a nudo le reali difficoltà di mantenere un minimo e vitale livello di reddito, pensare di sottrarre a 1.700 operatori - oltre che alla moltitudine degli abituali frequentatori - e relative famiglie un minimo di integrazione al loro già inesistente o basso reddito, rischia di innescare da una parte un’ulteriore ingiustizia a danno delle persone più fragili e dall’altra delle potenti reazioni sociali che potrebbero diventare difficilmente controllabili.

Non si tratta solo del timore che i molti, sfrattati dal “Barattolo”, possano ripetere l’esperienza dell’abusivismo sparpagliandosi a macchia di leopardo, in pezzi di territorio della Città di Torino, ma si tratta bensì di ipotizzare con buona dose di certezza, qualcosa che è già avvenuto protraendosi per 9 lunghi mesi, attraverso l’occupazione abusiva che portò nell’area di Canale dei Molassi e del parcheggio di San Pietro in Vincoli una moltitudine di persone totalmente ingestibile, restia al rispetto di qualunque tipo di regola e quel che è ancora più preoccupante vulnerabile alle suggestioni ed alle influenze di soggetti appartenenti o vicini all’area antagonista, che rese a suo tempo e renderebbe nuovamente la situazione ancora più esplosiva.

Ipotizzare quindi di ricondurre una così complessa problematica ad un fatto di mero ordine pubblico, da affidare alle forze dell’ordine in chiave repressiva, significa secondo noi perdere di vista la realtà oggettiva, indirizzando le tensioni sociali verso lo scontro frontale con le Istituzioni, scontro del quale oggi sicuramente questa città non ha alcun bisogno.

Siamo del parere che non sia né semplice né opportuno alimentare un probabile scontro sociale, la soluzione di forza ci appare come un’idea ben peregrina che per parte nostra non condividiamo ma bensì stigmatizziamo come assolutamente inapplicabile.

Lasciamo alla buona politica l’onere di scegliere le azioni opportune ed i percorsi da mettere in campo, tenendo ben presente  il fatto oggettivo che, per il momento, il fenomeno in questione appare sotto controllo e senza ombra di dubbio, nei suoi vent’anni di attività, si trova nel suo momento storico più ordinato, controllabile, contingentabile e verificabile, dopo periodi nei quali la Prefettura, la Città, la Questura ed i soggetti gestori hanno dovuto profondere uno sforzo imponente per ottenere lo spostamento di quell’occupazione abusiva di cui sopra in un’area decentrata e circoscritta, priva di abitazioni o esercizi commerciali che affacciano sulla stessa e quindi decisamente più controllabile.

Ci sono in politica tempi e scelte opportune o inopportune, quelle opportune tengono conto delle forze in campo e degli effetti, delle ricadute e del peso delle conseguenze, quelle avventate si limitano a delle prese di posizione ideologiche e direttamente irrazionali che hanno possibili e probabili ricadute pericolosissime sul territorio.

Chiediamo con forza, e memori della nostra esperienza diretta con il fenomeno, di riflettere con dovuta attenzione all’effetto domino che si andrebbe a creare, ed a maggior ragione dell’opportunità di intraprendere tali operazioni estremamente delicate nei tempi in cui ci troviamo. 

Non siamo contrari a priori al superamento del concetto di “Barattolo” ma questo implica la capacità di governare i processi, la necessità di avviare un adeguato percorso partendo da un livello di intervento programmato, da una  pianificazione e una progettualità seria, in mancanza di ciò riteniamo estremamente pericolosa l’operazione a spot.

Distinti saluti.

 

Associazioni e Comitati Riuniti di Porta Palazzo

Associazione Commercianti Balon

Comitato Cittadini Quadrilatero Aurora

Comitato Un’Aurora per tutti

Commissione di Mercato di Porta Palazzo

Cooperativa Mercato IV Alimentare Porta Palazzo

Cooperativa Mercato V Alimentare Porta Palazzo

 

 

 



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