martedì 1 marzo 2022

IL VIA AI CANTIERI NELL'EX AREA STERRATA A PONTE MOSCA

 


 
Dopo 30 anni di abbandono in cui hanno fatto capolino ipotetici studi e arzigogolati piani di fattibilità, vaghe promesse e speranze infrante, finalmente il 14 febbraio scorso ha avuto il suo avvio il cantiere di The Student Hotel nell’area sterrata di Ponte Mosca in cui sorgeva l’edificio dell’ITC Aldo Moro che nel 1991 fu demolito per dissesti strutturali.
 
Un’area, di proprietà della Provincia di Torino prima e dopo della subentrante Città Metropolitana, dismessa e abbandonata a due passi dal centro città, per cui nel corso di tre decenni furono pensati possibili progetti mai realizzati.
 
Un’area dismessa, abbandonata e degradata che in questi 30 anni ha creato dei vuoti urbani spesso problematici a causa di questioni legate alla sicurezza, al degrado sociale e ambientale. 
 
Nel corso degli ultimi 15 anni il terreno è andato all’asta più volte, che ogni volta sono state puntualmente disertate, fino allo scorso anno quando la Società The Student Hotel si è aggiudicata il lotto.
 
Un progetto di recupero dell’area che non si riduce ad un progetto di riqualificazione urbana ma di rilevante interesse ed importanza per l’intero quartiere, per le evidenti ricadute di carattere economico e sociale che rappresentano opportunità che sono necessarie ai fini dello sviluppo urbano sostenibile.
 
Investire nella riqualificazione di quell’area, ma non solo di quell'area, significa trasformare un problema in un punto di forza, restituire al territorio nuovi spazi di valore.
 
Questo progetto, (per alcuni tratti somigliante a quello di Esselunga dell’ex area OGM) si presenta con un carattere innovativo, è un programma di riqualificazione urbana e sociale capace di promuovere sviluppo umano, sistemi culturali, la messa in opera di uno spazio socio-culturale di grande respiro che offrirebbe un ristoro evidente ad un territorio, anche questo oramai soggetto a degrado incontrollato, oltre alla messa a disposizione di nuovi posti di lavoro dei quali il territorio e la città indubbiamente necessita.
 
Oggi THS a Ponte Mosca e ci auguriamo a breve possa decollare anche il progetto di Esselunga nell’ex area OGM.
 
Sono progetti che porteranno tutte le ricadute positive care al territorio.
Aurora non ha la vocazione del degrado, una decina di anni fa partiva la Nuvola Lavazza in via Bologna che ha creato un luogo di dinamiche sociali di qualità favorendo un movimento urbano sano e tranquillo.
 
 

Le periferie e i contesti urbani abbandonati e degradati possono facilmente trarre la conclusione che la povertà e l’emarginazione sono i colpevoli del delitto.
 
La causa non risiede nella povertà ma nel fatto che pezzi di territorio abbandonati e degradati trasmettono l’idea di disinteresse e noncuranza che crea un sentimento di assenza di regole, di mancanza di leggi e porta a pensare che tutto sia ammesso, in tale situazione, ogni comportamento deviante riafferma e moltiplica l’idea dell’assenza di norme precise. 
 
Negli anni il futuro di quest’area ha interessato la cittadinanza fino a promuovere importanti politiche di partecipazione sociale, questo progetto è il rilancio dell’immagine territoriale e un sincero e sentito ringraziamento va a chi come noi non ha mai smesso di crederci.

 

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